lunedì 18 maggio 2009

Tipi da parco

                                          Luca Manieri - Parco Naturale del Monte San Bartollo, Marche


Giorni fa, correndo nel mio solito parco, mentre ripensavo alle mie prime stentate, sofferte e un po' penose corsette dell'anno scorso,  mi sono ritrovato a studiare le persone che incrociavo, i runners "nuovi", quelli che non si vedono d'inverno.

La primavera infatti, oltre ai primi caldi, porta con sé la voglia di relax, la voglia di vacanze, la voglia di mare.
E la voglia di mare porta con sé il ricordo che il bagno si fa in costume. Come d'incanto molte persone si accorgono di avere la pancietta, si vedono sovrappeso, si sentono fuori forma e decidono, quindi, di correre ai ripari: decidono di correre! 

Ecco, allora, le graziose ragazze che si legano la felpa in vita: presumibilmente lo fanno per non farsi guardare il sedere da loro giudicato grosso.

Ci sono poi quelli che se fanno una cosa la vogliono fare bene e quindi sono andati da Decathlon e ci hanno lasciato mezzo stipendio: scarpe Asics ultimo modello, maglia Adidas super tecnologica e traspirante con calzoncini in tinta, i-Pod nuovo, cappellino Nike, occhiali fate voi cosa... ma di gran marca!  

Poi c'è quello che è convinto, chissà perchè,  che più si suda e più si dimagrisce: sotto il sole cocente si mette il k-way rischiando la disidratatzione!

Simpaticissime sono quelle che io chiamo "le profumate". Sono ragazze non particolarmente veloci, ma comunque atletiche: quando le incroci evitano attentamente di scambiare uno sguardo, in compenso, però, ti lasciano nel naso una scia di profumo che tramortisce.

L'anziano: lo guardi e lo invidi: non certo per l'età, ma per la voglia e la costanza che mette nella corsa.

Il giovane atleta: corre al parco solo nella bella stagione, pratica uno sport anaerobico, è senz'altro in forma e questo lo porta alla sfida: solitamente rimane scornato sulle lunghe distanze.

L'obeso. Un po' fa rabbia, un po' fa pena, molto fa simpatia. Il medico gli ha detto: "la dieta non basta, serve movimento" e lui si è infilato le scarpette. Chiaramente cammina, ma l'essere al parco è già una vittoria.

La coppia di fidanzati. Solitamente il runner è lui: lei è stata trascinata a correre e non fa nulla per nascondere la fatica e il disappunto.

Quello che corre col cane e quello che corre seguendo l'amico che va in bici, quello che corre da solo e quello che corre in gruppo, quello che va forte e quello che va piano...

Che bello correre: nell'attimo in cui tutt' e due i piedi sono staccati da terra, sembra di volare.

Vincenzo

4 commenti:

GIAN CARLO ha detto...

Le ragazze graziose si legano la felpa in vita !!!
Vero e per me assolutamente inspiegabile.
Non è comodo per correre e è il contrario dela logica civettuola delle donne. Boohhh !
Poi è una cosa tipicamente italiana... credo che ci faccio un post aprendo un grande dibattito.

Vincenzo B. ha detto...

Grande idea!
Le runners romane con la felpa in vita... ;-)

patrizia ha detto...

Penso di avere la soluzione dell’enigma….
Secondo me…..ma così per sentito dire…
Le ragazze si legano la felpa in vita perché
non tutte amano essere al centro dell’attenzione
di certi sguardi maschili….
Sguardi che sembrano più simili ad una radiografia…
E’ vero.. le donne amano essere apprezzate anche
per la loro bellezza fisica…ma c’è modo e modo di
guardare…
Noi ad esempio lo facciamo con più discrezione, vi
apprezziamo senza darlo troppo
a vedere …..

Vincenzo B. ha detto...

Mhh, Patrizia la tua soluzione all'enigma non mi convince mica tanto... felpa o non felpa l'occhio malandrino casca ugualmente..., non il mio, ci mancherebbe!! ;-))