lunedì 2 febbraio 2009

Viaggio, vita


















ALLEGRIA DI NAUFRAGI
Versa il 14 febbraio 1917

E subito riprende
Il viaggio
Come 
Dopo il naufragio
Un superstite
Lupo di mare.


Ungaretti scrisse questi versi nel 1917 mentre, da soldato, partecipava a quella tremenda macelleria che fu la prima guerra mondiale.
Alcuni critici pensano che venga richiamata la figura di Ulisse che, grazie alla sua sete di conoscenza, non si arrende alle difficoltà che incontra e continua il suo viaggio.

Possono pochi versi racchiudere il tutto?
In fondo la vita non è un susseguirsi di naufragi in un unico grande viaggio?
E la bellezza della vita non sta proprio nella ripresa del viaggio?

Vincenzo

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