venerdì 11 settembre 2009

Il nocciolo della questione (8)



Il treno dei desideri


Tramonto sulla stazione di Krasnodar, Russia


Sono affascinato dai treni, ogni volta che ne vedo uno, in stazione o su qualche passante cittadino, lo guardo con piacere, quasi con affetto.
Ho trascorso molte ore della mia vita sui treni, specie da bambino.
Viaggi che dovevano durare 14 ore molte volte ne duravano 24: mi riferisco ai treni degli immigrati che ogni estate facevano la spola tra nord e sud Italia. Nel caso della mia famiglia da Milano alla Sicilia: viaggi interminabili, sudati, odorosi, assonnati.
E malgrado ciò, o, per paradosso, proprio per queste reminiscenze infantili, amo i treni.

E di treni voglio parlare.
Anzi, voglio parlare delle scelte strategiche di Trenitalia, ben sapendo che le ferrovie sono pubbliche e quindi le loro scelte, alla fin fine, sono dettate dalla nostra classe politica.
Dire che le scelte sono dettate da noi cittadini mi sembra un po' troppo!

Parliamo di alta velocità: della tanto decantata "freccia rossa" che, a detta dei ferrovieri, altro non è, in moltissimi casi, che il vecchio convoglio eurostar verniciato di rosso!

Se, per ipotesi, volessi andare da Milano a Rimini in treno avrei due opportunità: o un diretto eurostar che ci impiegherebbe 3 ore e 34 e mi costerebbe 33,30 euro, oppure, sfruttando l'alta velocità, potrei arrivare a Bologna, cambiare convoglio e risparmiare 30 minuti!
Certo, spenderei 19 euro in più e farei un cambio.
Mhh, ottimo, direi!

Se invece, sempre per ipotesi, volessi andare a Napoli non avrei bisogno di far cambi a Bologna: un bel frecciarossa mi porterebbe direttamente nell'ex capitale borbonica in appena 5 ore e 35 minuti alla modica cifra di 83,60 euro.
Certo, qualcuno potrebbe obbiettare che con Meridiana volo a Napoli in 1 ora e 20 spendendo solo 6 euro in più... ma io potrei controbattere dicendo che il viaggio in treno è più affascinante.
Mhh, poco convincente?

A mio avviso l'alta velocità è un lusso che si possono permettere i paesi ricchi, i paesi dove la rete ferroviaria ordinaria è ad un buon livello: Francia, Germania e Giappone, per fare degli esempi.
Grandi zone dell'Italia, soprattutto in meridione, non sono servite dalla ferrovia. In Sicilia, spesso, è ancora presente il monorotaia.
I treni ordinari sono spesso guasti, sporchi, in ritardo.
I treni pendolari sono in condizioni pietose, vergognose, indegne di un paese civile.
Non scherzo, in Tunisia ho visto treni migliori di quelli da noi usati per studenti e lavoratori!

Detto questo, mi chiedo: che senso ha spendere le poche risorse a disposizione per qualcosa di superfluo come l'alta velocità?
E' troppo avere come desiderio che i soldi pubblici vengano spesi per il bene di tutti e non per le speculazioni di pochi?


Vincenzo



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