Sarà il mio sentire negativo su Milano, sulla sua gente, a rendermi così meno ottimista di Vincenzo e vedere non certo quella multicularità solare inneggiata da lui e che anche io tanto apprezzo?
Certo anche nel mio palazzo è bello avere inquilini filippini, russi, brasiliani , per la maggior parte famiglie da tempo in italia già pienamente integrate, ma altrove vedo una multietnicità appena tollerata e non certo davvero integrata.
Non vedo i milanesi –a parte qualche eccezione- scambiare parole o sguardi positivi verso quei russi, cinesi, maghrebini ....piuttosto fastidio più o meno pronunciato e così fastidioso invece per me, e penso per chiunque invece consideri tutti prima di tutto come Uomini, senza distinzioni di reddito o razza, ancor di più per l’arroganza di quegli sgardi che vengono spesso proprio da coloro che sono stati in prima persona immigrati qui a milano venti o più anni fa con le grandi ondate di immigrazione dal sud.
Dicevo della scena vista Venerdì....sì i bellissimi volti del gruppo di spalatori , abbacchiati ma anche con una speciale luminosità negli occhi forse soprattutto per l’essere in gruppo ma la cosa triste era che mentre loro duramente cercavano di spezzare i lastroni di ghiaccio sui marciapiedi, l’unico “Bianco” della squadra comandava loro su cosa/come fare...anche le posizioni relative della squadra e del “capo” ricordavano quelle delle vecchie galere romane ...gli schiavi tutti in fila e al centro della strada il capoccia con la frusta.
E’ per questo solo che gli immigrati sono accettati da milano? Una nuova forma di degradazione?
Vorrei un sorriso in più quando li incontri per la strada, o al supermercato senti quel mescolarsi di idiomi, vedi i diversi modi di interagire, abiti, volti, colori
Chiudo come Vincenzo con la menzione un altro aspetto fondamentale che dovremo trattare è quello del Lavoro in generale...una divertente vignetta trovata mentre cercavo immagini di galere romane cogli schiavi a remi.
Giorgia
Non vedo i milanesi –a parte qualche eccezione- scambiare parole o sguardi positivi verso quei russi, cinesi, maghrebini ....piuttosto fastidio più o meno pronunciato e così fastidioso invece per me, e penso per chiunque invece consideri tutti prima di tutto come Uomini, senza distinzioni di reddito o razza, ancor di più per l’arroganza di quegli sgardi che vengono spesso proprio da coloro che sono stati in prima persona immigrati qui a milano venti o più anni fa con le grandi ondate di immigrazione dal sud.
Dicevo della scena vista Venerdì....sì i bellissimi volti del gruppo di spalatori , abbacchiati ma anche con una speciale luminosità negli occhi forse soprattutto per l’essere in gruppo ma la cosa triste era che mentre loro duramente cercavano di spezzare i lastroni di ghiaccio sui marciapiedi, l’unico “Bianco” della squadra comandava loro su cosa/come fare...anche le posizioni relative della squadra e del “capo” ricordavano quelle delle vecchie galere romane ...gli schiavi tutti in fila e al centro della strada il capoccia con la frusta.
E’ per questo solo che gli immigrati sono accettati da milano? Una nuova forma di degradazione?
Vorrei un sorriso in più quando li incontri per la strada, o al supermercato senti quel mescolarsi di idiomi, vedi i diversi modi di interagire, abiti, volti, colori
Chiudo come Vincenzo con la menzione un altro aspetto fondamentale che dovremo trattare è quello del Lavoro in generale...una divertente vignetta trovata mentre cercavo immagini di galere romane cogli schiavi a remi.
Giorgia
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