giovedì 25 marzo 2010

Fotografie Rock


Johnny Cash (Flipping the Bird), San Quentin Prison, 1969 © Jim Marshall



E' morto ieri, a New York, Jim Marshall. Aveva 74 anni e faceva il fotografo.
Il fotografo rock.

Nella sua lunga carriera ha immortalato, tra gli altri, Bob Dylan, i Beatles, Janis Joplin, i Rolling Stones e Jimi Hendrix.

Ed era nel backstage del concerto di Johnny Cash nel carcere di San Quintino.





Vincenzo

martedì 23 marzo 2010

San Filippo d'Agira


Agira, fotografata dalla terrazza



Una terrazza di bei ricordi
Con i dischi lanciati come frisbee
Con i discorsi da grandi
Con i fuochi d'artificio nelle notti d'estate

Una terrazza di nostalgia
Per quello che poteva essere ma non è stato
Pensando a chi ci ha voluto bene e non c'è più
Ringraziando il Cielo di aver vissuto


Una terrazza è una telefonata
Per dirti che è stato un imbroglio
Per dirti che sei disonesto
Per dirti che non è amore

Una terrazza di speranze
Perché non si è soli nella palude
Perché bisogna crederci
Perché l'Amore trionfa

Sempre.


Vincenzo

venerdì 5 marzo 2010

Perfidia

I libri si accumulano anche se il tempo per leggerli è troppo
La signora dei fiori è gentile e in imbarazzo
Un atto d'amore ha sempre senso

Operai sui tetti vegliano disincantati
Autisti ubriachi bruciano i semafori
Venditori di rose sorridono speranzosi, ma il cane abbaia e ripiegano in ritirata

Il sangue dei vinti non ha prezzo ma ha un costo, il rimorso
La città è muta stanotte
Ma la perfidia non l'avrà vinta


Julie London - Perfidia (Leeds-Dominquez,1963)


Vincenzo 


lunedì 1 marzo 2010

You talkin' to me?














Robert De Niro e Bruce Springsteen,  premiati dal presidente Obama nel dicembre scorso come artisti della migliore tradizione americana.

Corsi e ricorsi: ecco un gustoso brano tratto dall’autobiografia di Clarence Clemons, sassofonista della E street band, “Big Man. Storie vere & racconti incredibili”, edito da Arcana editrice.

“L’hai visto Taxi Driver?”, chiese Bobby.
“Certo”, disse Clarence. “Chi non l’ha visto?”.
“Bene”, fece Bobby. “Hai presente la scena che faccio a un certo punto?”.
“Quale scena?”, domandò Clarence.
“La scena dello specchio”, disse Bobby. “‘Ma dici a me?’”.
“Ah, cazzo, certo. Come no. ‘Dici a me? Non ci sono che io qui’”, fece Clarence, pentendosi di aver appena fatto un’imitazione di Robert De Niro di fronte a Robert De Niro.
“Esatto”, fece Bobby. “L’ho rubata”.
“L’hai rubata?”, disse Clarence.
Bobby fece il suo tipico cenno col capo alla Robert De Niro. “Non è originale”, disse. “L’ho rubata di sana pianta”.
“A chi?”, domandò Clarence.
“A Bruce”, disse Bobby.
“Il mio Bruce?” disse Clarence.
“Il Boss”, disse Bobby. “Il signor Springsteen”.
Clarence ci rimuginò su per un minuto. Bobby lo osservava. Poi Clarence si ricordò.
“Ah, sì…”, esclamò.
“L’ha fatto in concerto”, disse Bobby. “A un certo punto c’è il pubblico completamente in delirio. Sono tutti in piedi a urlare a squarciagola, a chiamarlo per nome, e lui si ferma sotto la luce di un riflettore, posa lo sguardo su quella massa di gente urlante, e senza scomporsi di un millimetro fa: ‘Ma dite a me?’. Poi si guarda intorno, per assicurarsi che non ci sia nessun altro, e ripete la domanda. ‘Ma dite a me? A me? Con chi state parlando? Dite a me?’. Geniale, cazzo”.
Clarence lo fissò per un po’ e fece un largo sorriso. “Che figlio di puttana”, esclamò.
“Ma dici a me?”, rispose Bobby.


Robert De Niro in Taxi Driver, film del 1976 diretto da Martin Scorsese.

Vincenzo